COMUNICATO STAMPA
TRAGEDIA AEREA SU MONTE LUPONE

(CORI-LATINA) DELL'8-8-1997


AL TRIBUNALE DI ROMA
AL VIA IL PROCESSO AI RESPONSABILI
DEL SOCCORSO AEREO
DELL'AERONAUTICA MILITARE


Martedì 17 febbraio, prima udienza, presso il Tribunale di Roma, del
processo a carico dei responsabili del Soccorso Aereo di Ciampino che non
furono in grado di localizzare l'aereo caduto a Monte Lupone, l'8-8-1997, e
che sospesero arbitrariamente le ricerche, con la conseguente morte del
capitano Maurizio Poggiali che era a bordo e che morì nella vana attesa del
Soccorso. L'aereo fu poi ritrovato 24 ore dopo da una famiglia in gita.

Il processo, per il reato penale di "interruzione di pubblico servizio" è
nei confronti del comandante Renato Bagnati e i responsabili del Soccorso
Aereo di Ciampino: Manduzio Riccardo, Florissi Marco e Cappellano Maurizio,
perché in "qualità di ufficiali in servizio presso l'RSC di Ciampino, in
concorso tra loro decidevano di interrompere al crepuscolo le ricerche del
volo oggetto della missione 933 dell'AMI di Pratica di Mare, disperso fin
dalla tarda mattinata".

Viene rinviato a giudizio anche Polici Maurizio in qualità di coordinatore
operativo del FIC (Torre di controllo) di Roma dell8-8-97, il quale "seppur
tempestivamente notiziato dagli operatori del mancato contatto radio con la
missione 933 dell'AMI di Pratica di Mare, non si determinava affinché nei
tempi previsti venisse diramato il messaggio di "INCERFA" disattendendo le
procedure previste dalla Convenzione Internazionale".

Si sta anche svolgendo, presso il Tribunale militare di Roma, il processo
al responsabile Renato Bagnati per il reato di "inosservanza di istruzioni
ricevute" 125 c.p.m.p in quanto "essendo incaricato delle attività di
recupero e soccorso del velivolo e dell'equipaggio in qualità di
responsabile del Soccorso Aereo dell'Aeronautica Militare di Ciampino, non
ottemperava - senza giustificato motivo - alle istruzioni ricevute per lo
svolgimento delle attività di soccorso, omettendo di prendere nella dovuta
considerazione le segnalazioni ricevute in ordine alle ultime coordinate di
avvistamento del velivolo prima della caduta, nonché di attivare adeguate
ricerche via terra nella zona della caduta dell'aereo stesso, interrompendo
senza necessità le ricerche in tempo di notte e rifiutando o non coordinando
adeguatamente gli interventi di altre autorità civili e militari interessate
all'evento, e così pregiudicando il buon esito delle operazioni di ricerca e
soccorso".

-

-